“ il tuo cristo è ebreo. la tua democrazia greca. il tuo caffè brasiliano. la tua vacanza turca. i tuoi numeri arabi. il tuo alfabeto latino. solo il tuo vicino è straniero." — 1994, manifesto sui muri di Berlino

giovedì 4 marzo 2010

compagno di scuola

Compagno di scuola
MORINI!!! Voi vi chiederete chi era....classe 1969,ultimo banco in fondo a destra, a fianco del mio, chiamato il filosofo perchè ad ogni domanda che gli veniva rivolta rispondeva sicuro " Mah..." viveva felice e non si faceva domande...
"Morini vieni alla manfestazione domani?" " Morini cosa ne pensi del nucleare"" Secondo te domani vinciamo?" Lui nel suo eskimo fuori moda e una sciarpa blu che non toglieva nemmeno a maggio regalava a tutti le sue perle di saggezza "Mah..."
Una volta durante una di quelle ore passate fuori in corridoio ( cosa che succedeva spesso) gli domandai come mai non avesse mai un'opinione su niente...lui sorridendo mi disse " Perchè noi non contiamo un cazzo! Perchè tu domani fai un referendum e elimini le centrali nucleari, loro dopodomani faranno una legge e te le ritroverai nel culo un'altra volta...se tu domani vai a manifestare contro una persona, puoi strillare fino a soffocarti, ma non sarà la tua voce a mandarla via, se vuoi vedere giocare Chiorri punta tutte le domeniche ma il mister non vuole puoi sommergerlo di vaffanculo ma lui resterà della sua idea...perchè devo perdere tempo? Don Chichotte va bene in un libro...la vita è un'altra. Mi piace leggere, giocare a pallone...qualche ragazza non guasta, vado al cinema e ci ubriachiamo alla cantina tutti i fine settimana...questa è la mia vita, il resto è polvere sui mobili"...più o meno fu quello che mi rispose...polvere sui mobili...io all'epoca ero già piuttosto incazzato col mondo...non che mi mancasse niente,anzi stavo sicuramente meglio di tanti miei coetanei, però avevo quell'insoddisfazione di fondo che continuava a rodermi, per me le mie idee erano importanti, le manifestazioni, la partecipazione attiva era importante, il sentirsi unico ma parte di un tutto,il volere un mondo migliore...e mi incazzai parecchio...gli risposi, o meglio, lo mandai a cagare, dicendo che se il mondo andava così era per colpa di quelli come lui, senza un'ideale e senza voglia di lottare...lui non rispondeva e continuava a sorridere dietro quella cazzo di sciarpa...più lui sorrideva e più mi incazzavo...penso di aver dato fondo al mio intero repertorio di ingiurie...era marzo..era l'anno della maturità, io, con la stupidità tipica di chi è convinto di avere ragione, non gli ho più parlato, mi spostai di banco, dopo quattro anni di onesta militanza in ultima fila al suo fianco,interminabili ore di filosofia appoggiati l'uno sull'altro, scherzi al limite del penale, bevute fantasmagoriche alla cantina di Brecht, fantozzesche battaglie navali mentre la consecutio temporum era un noioso sottofondo, interminabili pomeriggi da segaioli solitari lungo lo struscio, dove, come diceva Venditti, c'era sempre quella che la dava a tutti, meno che a te...insomma sempre insieme...le sue parole mi avevano disturbato...ecco,il termine esatto è questo disturbato,ma non capivo, nella mia superbia di allora il perchè...grandi idee, grandi progetti, le mie sicurezze...era il mio amico, pensavo che avremmo condiviso tutto...un amico...dopo la maturità lui se ne è andato in un'altra città per frequentare sociologia, io avevo altro da fare e non l'ho più cercato...so che adesso insegna e dopo vent'anni ho tristemente capito quei mah...allora io ero troppo stupido e lui già troppo disincantato.
Quello che lui aveva capito a diciotto anni a me è costato delusione, incazzatura...ri-delusione e ri-incazzatura...non è che ho cambiato idea rispetto ad allora, non è questo il finale, ma ho imparato che non tutte le domande hanno una risposta, sentirsi instaurare dubbi e paure e imparare a conviverci aiuta, imparare che qualche volta devi mollare quando le carte non sono buone...quello che mi ha insegnato è che chi ti sta vicino non deve per forza pensarla come te...che devi imparare a convivere tra le tue certezze e quelle di chi incontri lungo la strada...che nessuno deve cambiare nessuno...puoi avere idee diverse, sogni diversi ma in ognuno c'è qualcosa che vale la pena scoprire...mi ha insegnato ad ascoltare, anche quando è scomodo...anche quando ti disturba...io non so se leggerai mai queste righe, se lo dovessi fare son sicuro che starai sorridendo dietro una sciarpa blù...
" Chi glie lo dice a chi è giovane adesso
di quante volte si possa sbagliare
fino al disgusto, fino all'eccesso
fino alla voglia di ricominciare..." (Guccini)

se vedemu...

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