l'eccidio
Condividi
domenica 21 marzo 2010 alle ore 23.53
Fummo attaccati dai nazifascisti i quali avevano circondato tutta la zona, le nostre guardie dettero l’allarme. Fuggimmo verso Vestignano, secondo il nostro comando era la via da farsi in caso di pericolo, invece trovammo i tedeschi ad attenderci. Guidati sotto la minaccia delle armi ci riportarono a Montalto, avevano preso anche quelli che alloggiavano nella scuola ed altri compagni lungo la strada. Li vedo avanzare feriti, sanguinanti…uno dietro l’altro con le mani alzate e lo spavento in volto…perdonatemi, non è facile descrivere quei momenti… da anni e anni vedo davanti a me quel doloroso spettacolo, non auguro a nessun essere umano vivere momenti similiTre fascisti e due tedeschi formano il plotone d’esecuzione. Dopo breve interrogatorio, per primo viene fucilato il Ten. Manlio Ferrari, poi i suoi gregari. Il Ten. Barilatti, sentendo piena la sua responsabilità di capo, abbraccia uno per uno tutti. Nel vedere che i fratelli uccidono i fratelli, grida coraggiosamente…"Uccidete me, ma non questi giovani innocenti, venuti da poco tempo in montagna, senza armi, presi a tradimento!"....Quattro a quattro vengono spezzate giovani vite, qualcuno non morto con la scarica dei mitragliatori si lamenta pietosamente: i fascisti impietriti lo finiscono a colpi di pistola!..Nessun essere umano può capire cosa si prova in quei momenti…prendere i tuoi compagni fucilati, gettarli nella scarpata ed attendere il tuo turno mentre riecheggiano e si mescolano le grida del Tenente Barilatti, dell’ufficiale fascista che con la sua voce tonante ordina di continuare: continuate! Continuate! E poi…poi una voce, una voce nuova, quella dell’ufficiale tedesco che grida: alt!alt! E vedo ancora l’ultimo gruppo che viene fucilato e gli esecutori che ridono, ridono, ridono orgogliosi, come il lupo che divora l’agnello!...non posso continuare…è uno strazio per me ricordare…ero con gli ultimi quattro e quell’alt! Ci ha salvato!
martedì 30 marzo 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento