Giorni fa parlando con un amica mi è stato detto che l'Italia non è uno stato laico ma concordatario,non avendo mai approfondito più di tanto l'argomento sono andato ad informarmi chiedendo ad una mia amica avvocato e giornalista,Angela Curatolo, pubblico la sua mail di risposta:
Ecco alcuni chiarimenti per comprendere la ipocrita laicità dello Stato italiano.
Nello Statuto Albertino si è stati costretti a una religione confessionale sancita: "la religione cattolica apostolica romana è la sola religione dello Stato. Gli altri culti sono solo tollerati confermementi alle leggi (art.1)." Nel regno Sabaudo si sentì l'esigenza di libertà e uguaglianza delle religioni e così s'inserì la legge Sineo del 1848: "la differenza di culto non formava eccezione al godimento dei diritti politici e civili e all'ammisssibilità alle cariche civili e militari" -
I Patti Lateranensi (necessari per risolvere la Questione romana)riaffermarono il principio di preminenza della Chiesa ma di contro lo Stato, sempre nel 1929, per garantire la libertà di culto delle confessioni acattoliche, provvide a ribadire la validità del Sineo i cui principi sono difesi ancora oggi.
La nostra Carta Costituzionale benedetta negli artt. 19, 20, 8, 3 ribadisce e sottolinea la libertà di culto, la libertà di pensare, la libertà si essere ciò che desideriamo e pretendere l'eguaglianza di fronte alla Repubblica che oggi non è basato sulla religione ma sul lavoro. Purtroppo durante la stesura della costituzione le commissioni si resero conto che tali principi erano vulnerati dal concordato ma si rincuorarono pensando che tutto ha una scadenza e il concordato sarebbe arrivato solo agli anni '80.
Quella data arrivò e tutto era nelle mani di Bettino Craxi, socialista, forse laico, tutti si pensava. Dopo 8 anni anni di lavoro si arrivò alla stipula con la Santa Sede, 18 feb. 1984.
Il principio ispiratore: i patti del 1929 dovevano risolvere la questione romana, quelli del 1984 erano un passo ulteriore per migliorare il rapporto tra Stato e Chiesa senza esserne più succubi.
In questo nuovo patto viene sancita "la neutralità" dello Stato in materia religiosa. Sarebbe un escamotage ipocrita per salvare i rapporti con la S.S. facendo contenti i laici.
Questo patto sancisce la libertà di non avvalermi a scuola di un insegnamento cattolico ( prima obbligatorio, salvo dispensa).
Vengono acadere i privilegi tributari della chiesa le cui opere pie per le leggi tributarie sono come benficienza e istruzione, infatti ne viene riconosciuta la personalità giuridica.
Una curiosità: prima c'era una norma che prevedeva la nomina dei vescovi e parroci dopo un preventivo gradimento da parte dello Stato italiano.
Le nomine delle chiese palatine e del Pantheon sono tornate alla chiesa. Questo fu l'unica concessione che ebbe Mussolini nel 1929.
Scusate se mi sono dilungataEcco alcuni chiarimenti per comprendere la ipocrita laicità dello Stato italiano.
Nello Statuto Albertino si è stati costretti a una religione confessionale sancita: "la religione cattolica apostolica romana è la sola religione dello Stato. Gli altri culti sono solo tollerati confermementi alle leggi (art.1)." Nel regno Sabaudo si sentì l'esigenza di libertà e uguaglianza delle religioni e così s'inserì la legge Sineo del 1848: "la differenza di culto non formava eccezione al godimento dei diritti politici e civili e all'ammisssibilità alle cariche civili e militari" -
I Patti Lateranensi (necessari per risolvere la Questione romana)riaffermarono il principio di preminenza della Chiesa ma di contro lo Stato, sempre nel 1929, per garantire la libertà di culto delle confessioni acattoliche, provvide a ribadire la validità del Sineo i cui principi sono difesi ancora oggi.
La nostra Carta Costituzionale benedetta negli artt. 19, 20, 8, 3 ribadisce e sottolinea la libertà di culto, la libertà di pensare, la libertà si essere ciò che desideriamo e pretendere l'eguaglianza di fronte alla Repubblica che oggi non è basato sulla religione ma sul lavoro. Purtroppo durante la stesura della costituzione le commissioni si resero conto che tali principi erano vulnerati dal concordato ma si rincuorarono pensando che tutto ha una scadenza e il concordato sarebbe arrivato solo agli anni '80.
Quella data arrivò e tutto era nelle mani di Bettino Craxi, socialista, forse laico, tutti si pensava. Dopo 8 anni anni di lavoro si arrivò alla stipula con la Santa Sede, 18 feb. 1984.
Il principio ispiratore: i patti del 1929 dovevano risolvere la questione romana, quelli del 1984 erano un passo ulteriore per migliorare il rapporto tra Stato e Chiesa senza esserne più succubi.
In questo nuovo patto viene sancita "la neutralità" dello Stato in materia religiosa. Sarebbe un escamotage ipocrita per salvare i rapporti con la S.S. facendo contenti i laici.
Questo patto sancisce la libertà di non avvalermi a scuola di un insegnamento cattolico ( prima obbligatorio, salvo dispensa).
Vengono a scadere i privilegi tributari della chiesa le cui opere pie per le leggi tributarie sono come benficenza e istruzione, infatti ne viene riconosciuta la personalità giuridica.
Una curiosità: prima c'era una norma che prevedeva la nomina dei vescovi e parroci dopo un preventivo gradimento da parte dello Stato italiano.
Le nomine delle chiese palatine e del Pantheon sono tornate alla chiesa. Questo fu l'unica concessione che ebbe Mussolini nel 1929.
Scusate se mi sono dilungata.
Quindi a giudicare da quanto sopra riportato siamo uno stato laico, con quel fondo di ipocrisia che ha permesso alla chiesa di mantenere comunque una posizione di primario interlocutore dello stato rispetto alle altre,mantenendo privilegi e prerogative (ora di religione e scelta deigli insegnanti) che in uno stato laico non avrebbero ragione di esistere.
giovedì 4 febbraio 2010
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